Sabatino Guzzo - A ragion perduta
A ragion perduta è una sequenza di colori e immagini che il poeta ricava dal suo stare al mondo e contiene testi di un triennio in cui la sua esistenza è stata messa in discussione. Attraverso la strada incerta che si snoda di fronte a lui, mentre camminano al suo fianco paure, amori, disagi e perdite, cerca una redenzione che, forse, non arriverà mai. Le pennellate su carta tendono alla ricerca di un significato profondo, di una comprensione dell’universo che ci circonda tramite l’esplorazione di flussi emotivi e macro temi comuni alla maggior parte delle poesie. Primo fra tutti il Tempo, percepito, nella trama intrecciata dei testi, come un’entità in cui potersi muovere per rivivere significativi attimi o per predirne altri. Il passato ed il futuro sono così dimensioni che convivono in un’esperienza poetica che non esclude neanche il presente: tre le poesie civili seminate all’interno dei cinque capitoli che, germogliando violentemente, riportano a una caduta della sospensione a cui l’intera raccolta tende. Tutto è toccato dall’utilizzo del verso libero, non dimenticando però le forme classiche della poesia, e di parole che mirano a scandagliare gli anfratti dell’anima, sezionandone i tessuti. Nel viaggio tormentoso che, facendo tappa ad ogni testo, si evolve durante il percorso poetico tramite Tempo, Luce, Ombra, Essere; l’Io poetico cerca un proprio posto, un momento in cui fermarsi.