Mariangela Maio – Marziale
Costruita su più piani – testuale, simbolico, musicale – e divisa in sei sezioni che descrivono un viaggio in un inferno fisico e spirituale, Marziale
è più di una semplice raccolta poetica. Una confessione in chiaroscuro, invece, il modo in cui la poeta conosce il mondo e lo incorpora, trasformandolo in visione. È una figlia, Marziale, partorita dalla testa e dal cuore della madre, una figlia che non piange, non con le lacrime. Sono le parole il mezzo con cui Mariangela Maio si immerge nella vita, nella lotta quotidiana, nel dolore e ne ricava il senso di una bellezza resistente. È mai possibile provare gratitudine verso una condizione che è insieme vita e morte, continua riemersione del male, continua tensione al bene dentro il male? La risposta è una creazione che mescola il dramma e l’ironia, risuona di echi letterari e non solo, evoca figure simboliche e affascinanti, che si muovono su un palcoscenico insieme reale e irreale, in un sogno che sa di verità profonda.
Mariangela Maio, praticante avvocato e giornalista, è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno. La sua silloge Ionùda (Dialoghi, 2020) è stata tradotta sul “Journal of Italian Translation” del Dipartimento di Lingue e lettere moderne dell’Università di Brooklyn (NY) e ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria “Aristide La Rocca” – Opera Prima alla XXVII Edizione del Premio Internazionale di Poesia Poseidonia Paestum. Ha collaborato come traduttrice all’antologia Miglior Acque – 33 poeti neozelandesi e italiani rispondono al Purgatorio di Dante (Samuele Editore, 2022). Marziale è la sua seconda raccolta.